
Consiglio n. 15 - Se vuoi un addome super, vacci piano coi pesi
Un buon trainer, prima di allenare un atleta, cliente di palestra ordinario o agonista che sia, deve capire quale sequenza d'esercizi potrà calzare sul suo interlocutore. Esattamente come un vestito deve cadere su un uomo o una donna di una data corporatura.
Da una serie di osservazioni su diverse categorie di sportivi, l'addome ideale accomuna due categorie d'atleta: i ginnasti e i tuffatori. La connotazione addominale di costoro, è tipica di chi esegue continui movimenti di sollevamento delle gambe verso il busto, sollecitando l'addome non con sovraccarichi ma a corpo libero. Anche gli atleti più acrobatici e potenti come i circensi, sono allenati a questo tipo di sollevamento, con rotazione e abbassamento sia rapido che lento delle gambe.
I fitnessisti dimenticano di avere un sovraccarico naturale rappresentato dalle gambe, e si ostinano a utilizzare pesi assurdi, eseguendo flessioni del busto che, nella migliore delle ipotesi, sovraccaricano la schiena sollecitando solo indirettamente l'addome. Tutto ciò, nel tempo, non determina una tonificazione degli addominali ma un ispessimento. Un addome con spessore super è distintivo del body builder che ha esigenze competitive. Queste esigenze sono diverse da quelle del praticante di fitness, che ha come obiettivo addominali compatti e naturali che, in una visione da profilo, possano far apparire il giro vita ridotto. Obiettivo che dovrà prefissarsi anche il suo trainer, se attento ai dettagli estetici di chi segue.
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