
Consiglio n.25 - Se il personal trainer è low-cost, stanne alla larga
Il lavoro del personal trainer è un mestiere antico, che si è esteso troppo. E' come se a un certo punto, da pochi allenatori in circolazione realmente specializzati e molti buoni trainer che si danno da fare in palestra, si fosse invertito il trend: “tutti esperti”.
A dare un'occhiata in giro sia fisica, ovvero osservando nelle palestre più disparate e un'occhiata digitale, cioè scandagliando il web, si trovano schiere di personal trainer super-certificati con due giorni di stage. La provenienza tecnica, giammai da noi giudicabile rispetto ai contenuti dei corsi cui queste schiere di personal trainer partecipano, produce pseudo-professionisti che, visti al lavoro sul campo, non segnalano attenzione per lo stato di forma del proprio cliente.
Non di rado s'assiste a una lezione in piena regola dove la sola preoccupazione del personal trainer è tenere il ritmo su whatsapp, piuttosto che controllare il ritmo delle salite-discese sullo step della povera signora. Probabilmente, la malcapitata signora in esame avrà selezionato il personal-trainer sulla base di una trattativa di prezzo che le ha arrecato vantaggio al portafogli. Pagandone però il prezzo vero: quel vantaggio economico si sta rivelando un enorme svantaggio di salute. Fatti due conti e messi sulla bilancia svantaggi economici e svantaggi fisici, meglio stare alle larga dalle politiche low-cost quando mettiamo nelle mani di qualcuno la nostra salute.
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